La storia del norvegese delle foreste 

La storia del norvegese delle foreste affonda le sue radici nei miti della Scandinavia e dei vichinghi che secondo le leggende cercavano di tener in casa i gatti dei boschi (Skogkatt in norvegese) per dare la caccia ai topi e che li portassero con la stessa funzione sulle loro navi nel corso dei grandi viaggi che li portarono fino alle coste dell’America.

Le leggende norrene raccontano che Freya (Frøya in norvegese), la dea dell’amore, bellezza e fertilità avesse come suo animale simbolo il gatto e che la dea viaggiasse nel cielo alla ricerca del suo compagno Ød  su un carro  trainato da due grossi ed imponenti gatti a pelo lungo che ogni sette anni venivano liberati per trasformarsi in streghe.

Risalgono invece al 1559 le prime tracce storiche relative allo Skogkatt quando un sacerdote e naturalista danese, Peter Clausson Friis, categorizzò le linci in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto e quest’ultima altro non era se non il gatto delle foreste norvegesi che aveva (e mantiene tuttora) un aspetto molto simile a quello delle linci.

Lo Skogkatt compare anche nell’arte e nella letteratura scandinava, lo si ritrova citato negli scritti dell’800 di  Peter Christen Asbjørsen e Jørgen Moe, così come nell’opera del caricaturista Olaf Gulbransson.

Dagli anni ’30 del XX secolo lo sviluppo delle città, il contestuale disboscamento e l’avvicinamento dei gatti delle foreste agli ambienti urbani scatenarono un processo di promiscuità del gatto delle foreste con i gatti domestici a pelo corto, minando la sopravvivenza della razza che incrociandosi con i gatti domestici avrebbe perso le caratteristiche naturali e salienti della razza stessa imboccando così la via dell’estinzione. Già nel periodo tra le due guerre mondiali si accese in Norvegia l’attenzione per la sopravvivenza dello Skogkatt che iniziò a venir allevato e selezionato seppure in maniera marginale. Arriviamo così al 1973 quando a fronte di un elevato rischio di estinzione finalmente venne pianificato un programma serio di allevamento e selezione e nel 1974 il libro origini della Federazione Felina Norvegese registrò la prima coppia di gatti norvegesi delle foreste (rilasciandone il pedigree) Pippa Skogpuss di Edel Runas e Pan Truls di Else Nylund. Da questa coppia nacquero i primi cuccioli di Norvegese delle foreste registrati in Norvegia e tutto iniziò…

Da quel tempo è iniziato un grandissimo lavoro, sono stati reperiti circa 300 soggetti che rappresentano i “fondatori” della razza garantendo un basso livello di consanguineità ed è stato perseguito un complesso programma di riproduzione e selezione che ha portato al riconoscimento della razza da parte della FiFE (Federazione Felina Internazionale) nel 1977 e fino ad oggi consolidando lo Skogkatt odierno.